Descrizione
Carrie Townsend è una donna psicologicamente provata da una vita vissuta a metà, piena di “punti ciechi”, confusione e dolorose riflessioni, nella quale si dibatte dal momento in cui, per sfuggire a una situazione di violenza coniugale, è scappata di casa lasciando anche la figlia Alison, di soli quattro anni. Davanti alla legge viene accusata di abbandono di minore e diffidata dall’avvicinarsi alla bambina, che rimane sotto la tutela del padre.
Dopo anni di angosce, paure e appostamenti a distanza, l’unico scopo nella vita della donna è quello di riannodare il rapporto con la figlia, ora adolescente, che frequenta una scuola americana nel viterbese. Per questo, Carrie giunge in Italia, precisamente a Civita di Bagnoregio, dove un’amica americana le concede l’uso di casa che lei occupa soltanto durante le vacanze estive. L’antico borgo, suggestivo e misterioso, diventa la giusta trasposizione spaziale della confusione emotiva di Carrie, dove però la donna incontra anche delle persone amiche e riesce, almeno in parte, a ritrovare se stessa.
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La sua fuga, ancora un’altra, da una realtà inalterabile e cristallizzata solo sulle istanze degli altri, era durata poco. Il suo rifugio era stato scovato e violato troppo presto. Se aspettava una conferma, l’aveva appena avuta: non esisteva luogo dove potesse sfuggire al controllo. Doveva imparare a contrastarlo, creare lei il punto cieco che arriva a tradimento, senza paure e senza incertezze, come aveva appena fatto raccontando la sua storia al capitano De Pascale. Ormai la macchina era partita, e lei era pervasa da un’ansia febbrile, piena di aspettative, nell’attesa delle conseguenze del suo gesto. Per una volta, però, era un’ansia priva di angoscia, in cui lei presagiva la promessa di un risarcimento, non le importava quanto equo, per tutto quello che aveva subito.
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