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Garducci Fabrizia

“I cinquant’anni per una donna sono diversi.
È metà della vita che ti sfugge. Ti subentra perplessità e rabbia.
La terra sembra che ti manchi sotto i piedi. Nessuna delle cose nelle quali credevi si sono realizzate.
A cinquant’anni, la pazza relegata in soffitta si ribella, scende giù per le scale e dà fuoco alla casa.”

Erica Jong

In questa frase è riassunta un po’ la mia vita: metà del percorso è stato fatto, con tante soste inutili e interi tratti sbagliati.
A voler essere ottimisti, stando alle statistiche sulla longevità, potrebbe restarmene un’altra metà, ma è ovvio che di questa, una parte sarà caratterizzata ancora da soste, perché è certo che con la vecchiaia, mi capiterà di inciampare più di una volta.
Ecco il perché della perplessità e della rabbia: nei miei programmi avrei dovuto avere già chiari e ben delineati i percorsi della vita, invece…non ho fatto che entrare ed uscire tra vicoli, scorciatoie e strade maledettamente in salita!
Volevo diventare giornalista, ma i miei non mi hanno appoggiato, insistendo perché prendessi giurisprudenza. Ho esercitato la professione di avvocato fino a che, con il matrimonio, ho dovuto cambiare città. Così da vent’anni insegno Diritto in un istituto di istruzione superiore. Insomma, ho fatto tutto quello che vedevo fare agli altri e tutto quello che “gli altri” si aspettavano da me. Per dirla tutta, ho seguito i percorsi della gente “normale” che io, in verità, non avevo molta voglia di seguire! Ecco, questo è tutto.
Beh, non proprio tutto. In questo viaggio sgangherato, che è la mia vita, compagna fedele mi è stata la scrittura. Ho riempito decine di notes con poesie, racconti, romanzi, sceneggiature, riversando sui fogli la parte più vera di me che, ovviamente, è rimasta ben chiusa in un cassetto, insieme ai fogli. Fino a cinquant’anni…Oggi mi chiedo: avrei potuto fare la scrittrice? Potrei farlo oggi?In verità, mi è sempre mancato il coraggio di mettere a nudo la mia anima di fronte a gente sconosciuta e, quando scrivi, questo accade.Ho deciso così di nascondermi dietro uno pseudonimo: Fabrizia Garducci. Sarà lei che affronterà gli altri al mio posto. Coraggiosa vero? Beh, i miei personaggi non lo sono e, dunque, nemmeno io.

Fabrizia Garducci