Zurim

4,99

Formato: Epub, Kindle

Autore: Alberto Vezzoso

Note sull’autore

COD: ISBN 978-88-6690-030-6 Categoria: Tag:

Descrizione

Recensione a cura di Maurizio J. Bruno

Fantapolitica. Se siete amanti di questo genere, Zurim è il libro che fa per voi. Non si tratta di un libro di avventura, come genericamente ci si aspetta da un romanzo fantascientifico, ma della ricostruzione di un mondo diverso, distante dal nostro non solo da un punto di vista geografico, o per meglio dire astronomico, ma soprattutto da un punto di vista culturale, di usi e di costumi.

In un pianeta che orbita intorno a tre soli di colore diverso, che influenzano non solo la vita e il carattere di ogni abitante, ma anche le scelte politiche e religiose della collettività, lo stato di Solinda è uscito da poco, sconfitto, da una guerra lunga e sanguinosa con altri pianeti vicini. Ridotto ad una debole repubblica, sottoposta al controllo delle potenze straniere che hanno vinto la guerra, e retta dalle tre Corporazioni che si rifanno ai tre astri, Solinda attraversa uno dei periodi più bui della sua storia.

Goldan Zurim inizia, quasi per caso, la sua carriera politica in questa situazione e, nel giro di diversi decenni, riesce a realizzare il sogno di ripristinare un impero, in realtà più una sorta di monarchia costituzionale, forte, indipendente ed amato dal popolo. Zurim è il racconto della carriera, ma ancor più della vita, di quest’uomo illuminato, forte e debole allo stesso tempo, capace di scelte difficili, a volte impopolari, più spesso ancora dannose per la sua stessa carriera, pur di raggiungere il sogno di un mondo migliore da vivere.
A ben pensare, però, la differenza dal nostro mondo non è poi grandissima, e numerosi sono gli elementi che richiamano la situazione politica del nostro Paese e dell’Europa: come non riconoscere gli USA nelle ex-colonie, le discussioni sul referendum monarchia-repubblica, i progetti di riforma costituzionale analoghi a quelli della Carta del Potere di cui si parla nel romanzo? E poi finanziamenti illeciti, urne elettorali disertate, “giochetti” per far passare le riforme…

INCIPIT

A SUA ALTEZZA IMPERIALE LUCE DESDENA

Serenissima Imperatrice di Solinda

Altezza Imperiale,

mi permetto di disturbarla consegnandole queste pagine per ottemperare all’ultima volontà di Goldan Zurim, morto nella yundalak scorsa, poche ore dopo il tramonto di Grendal dopo quindici anni dalla Sua incoronazione.

Le chiedo di considerare queste pagine una semplice opera di fantasia, un romanzo, illustratomi nelle sue grandi linee dallo stesso Cancelliere Zurim poco prima che questi si trasferisse in modo permanente in terra straniera e rielaborato da me, con altrettanta fantasia, imprecisione, inesattezza nel corso di questi anni.

Quale credito dare a cosa ho scritto spetta solo a Lei che è libera di considerare Zurim una persona ormai priva di senno, o il sottoscritto un essere spregevole che si burla di Sua Altezza Serenissima e come tale meritevole di essere punito. La prego solamente di non considerare questo testo, i cui fatti non sono verificabili né da me né da altri,  una verità storica, ma un’opera in grado di farle inquadrare al meglio la figura di un individuo che, nel bene e nel male, è stato un punto di riferimento per la nostra Solinda e per la rinascita dell’Impero.

Sullo scomparso Cancelliere, mi permetta tuttavia una considerazione maturata negli anni. Frequentare un personaggio importante, viverne assieme le speranze e le difficoltà quotidiane disorienta. Lo smarrimento aumenta quando tu sei pienamente convinto che l’immagine pubblica sia la realtà e che la persona che tu inizi a servire sia davvero la leggenda dipinta dagli olovisori. Tremi di fronte a lui, ne temi il giudizio, convinto che ogni sbaglio ti sarà fatale. Ti aspetti da lui solo parole di saggezza. Giorno dopo giorno, però, le certezze svaniscono. Quell’individuo è irascibile, irrequieto, a volte mediocre. Di fronte a questo reagisci in modo scomposto. All’inizio c’è ostinazione e pensi “no, lui è perfetto, queste sono debolezze marginali” e non ti vuoi arrendere, vuoi che la tua percezione precedente coincida con la realtà. Poi c’è disillusione. Il tuo sogno si infrange ed il padre della patria ti pare solo una costruzione olovisiva dei centri di potere, l’essere corrotto che tanti hanno descritto. La terza fase è il cinismo. Ti senti parte del gioco, lavori anche tu per costruire una realtà che non esiste, fai anche tu parte dell’ardila, del potere che gli altri vogliono abbattere; disprezzi le persone che, come te in passato, hanno creduto in un sogno tanto bello quanto irreale.

Possono esserci gli imprevisti, le tragedie, gli eventi catastrofici. Portano dolore, affanno, ma, ho imparato a mie spese, ti permettono di avere una visione completa delle persone che ti stanno intorno. Solo vedendoli affrontare le crisi ne vedi il coraggio, il rigore indipendentemente dagli sbagli compiuti.

A partire da quello che è stato definito l’anno del terrore, ho cominciato a conoscere Goldan Zurim in una dimensione nuova, inattesa, comprendendo l’animo di quello che per alcuni è stato un Grande Sacerdote ed il Restauratore dell’Impero, per altri solo un individuo corrotto, arrampicatore ed incapace di comprendere le esigenze di Solinda. Ritengo che abbia dato all’Impero più di quanto abbia ricevuto.

Qualunque cosa pensi di queste pagine, La prego di considerare la possibilità, ora che è morto, di rendergli onore.

Nel salutarla mi inchino a Sua Altezza di cui ho l’onore di essere obbediente ed umile servitore,

Demin Palids

Primo Assistente del Cancelliere del Minor Consiglio Golan Zurim fino al 32 di Gelsum del IV anno del XVI Periodo

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