Teresa la Partigiana

4,99

Formato: Epub, Kindle

Autore: Gianfranco Chieppino

Note sull’autore

COD: ISBN: 978-88-5539-277-8 Categoria: Tag:

Descrizione

Franco, ormai giunto all’età della pensione, ripercorre gli anni a partire dalla preadolescenza, quando comincia a maturare in lui il bisogno di conoscere e di comprendere più a fondo il vissuto dei suoi genitori Beppe e Teresa, di zio Nando e delle amiche e amici con i quali sono in contatto. Quella di Franco è una famiglia modesta – il padre è barbiere, la madre operaia in una fabbrica di fiammiferi – ma ricca di grandi valori e di fede nella libertà e nella democrazia. Entrambi partigiani, sanno raccontare con semplicità e trasmettere al figlio emozioni e ideali che li hanno spinti a rischiare la vita, combattendo con i partigiani “Garibaldini” in Val Varaita. Sul filo dei ricordi, mentre fanno da contrappunto alla ricostruzione di Franco brani tratti da Fratelli coltelli di Giorgio Bocca, lo scrittore partigiano che ha vissuto quelle vicende in prima persona, escono a tutto tondo la figura di Beppe e, più ancora, quella della madre Teresa, coraggiosi e appassionati e soprattutto efficaci educatori, profondamente umani nella migliore accezione del termine, come avrebbe osservato Giorgio Bocca: “capaci di fermarsi prima della ferocia e del fanatismo”.

INCIPIT

Ragazzi del popolo

Dei miei sessantadue anni di vita, quaranta li ho vissuti cercando di archiviare una parte del passato.

Un pezzo di storia di quel trascorso racconta di due giovani cresciuti alle porte di Torino.

Si erano incontrati per caso alla fermata dei pullman di Corso Moncalieri. Andavano nella stessa direzione: Torino, quartiere Nizza-Millefonti. Poi, come alle volte accade nelle favole, s’innamorano dei loro occhi, del loro modo di sorridere e dei loro corpi.

La simpatia e l’accordo delle anime li contagiò immediatamente.

Nati amorevoli e sensibili, non aspettarono altro che riversare le proprie emozioni l’uno per l’altra.

Quel dono sembrò il momento più bello della loro adolescenza.

La prima grande guerra mondiale era stata archiviata.

Avrebbero potuto godere della loro gioventù, studiando, lavorando e danzando il sabato sera nelle balere torinesi.

Non fu così perché la sorte ostacolò i loro sogni, complice una nuova guerra.

Non si diedero per vinti.

Decisero di intraprendere un viaggio e di salire sulla vetta più alta del Monviso. Volevano sentirsi liberi.

 

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