Descrizione
La domanda è lecita: cosa sono le poesie uroboriche?
Uroborico deriva da Uroboro (meglio conosciuto come “Ouroboros” che in greco significa “serpente che si mangia la coda”).
È un simbolo molto antico e rappresenta, appunto, un serpente o un drago che si morde la coda, formando un cerchio senza inizio né fine.
Apparentemente immobile, ma in eterno movimento, rappresenta il potere che divora e rigenera se stesso, l’energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, la natura ciclica delle cose che ricominciano dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine.
INCIPIT
Poesie uroboriche
Negli infrangibili silenzi in cuore
può capitare di leggere poesia
che detti qualche verso su sé stessa
come un serpente a mangiarsi la coda
Si ciba del suo scrivere la rima
specchiandosi nel vuoto d’oltre sguardo
trovando quei riflessi pertinenti
al cieco divagare nel profondo.
E allora, con sorpresa, notte è incisa
vistata e confermata nel bottino
e in ogni niente nascono diamanti
a frangere l’oscuro nei carati
e il viaggio della penna, a fine corsa,
ritrova quei bagagli già scordati
e il foglio può vestirsi dell’inchiostro
che partorisce trama dalla resa.
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