Poesie bianche e poesie nere

9,00

Formato: Libro cartaceo pag. 76

Autore:Noemi Ferrara

Note sull’autore

 

COD: ISBN: 978-88-5539-155-9 Categoria: Tag:

Descrizione

Poesie bianche e poesie nere è un viaggio interiore alla scoperta del mondo di una ragazza con forti instabilità: felicità-tristezza… come il bianco e il nero.
Le “poesie bianche” hanno l’intento di far divertire il lettore, suscitare sensazioni di tenerezza e meraviglia, ma anche far riflettere su temi importanti come l’autostima.
Le “poesie nere”, invece, sono poesie di sfogo, scritte non per essere belle, ma per documentare stati d’animo, situazioni, e descrivere momenti di disperazione.
In questa raccolta c’è tutta Noemi: una ragazza che difficilmente vede il grigio; per lei, tutto è bianco, o tutto è nero.

 

Prefazione di Serena Santini

Conosco Noemi da sempre, da prima che nascesse, da quando era solo un pensiero nella testa dei suoi genitori.
Mi ricordo il giorno in cui è nata, mi ricordo il primo momento in cui l’ho vista, piccola, minuscola.
La mia amicizia con la sua famiglia mi ha portato a vivere tutti i suoi momenti importanti, sempre da spettatrice, da fan.
La prima poesia che ha scritto è ancora attaccata al mio frigorifero, aveva pochi anni, ma il suo sguardo volava già alto e, con le parole, raccontava emozioni. Rimasi sorpresa quando me la consegnò; era una poesia semplice, diretta e profonda.
Mi è sempre piaciuta Noemi, una bambina creativa… diversa; diversa nell’accezione positiva del termine. Creativa, originale, mai noiosa, mai annoiata. L’ho vista crescere mantenendo queste sue caratteristiche come costanti.
Ora è diventata una donna creativa, originale, mai noiosa, mai annoiata.
Ma oltre la Noemi che tutti vediamo, oltre quella coltre di voglia di fare e di scoprire, c’è un mondo sommerso di irrequietezza, di sofferenza, di non detto… Noemi è tutto questo.
Questa sua parte, la scopro solo leggendo le sue poesie. È una parte di lei che difficilmente mostra.
Leggendole riscopro la sua profondità, il suo sguardo irriverente e profondo nei confronti degli episodi della vita.
Nelle sue poesie mostra il suo mondo; ce lo filtra attraverso i suoi occhi, occhi colorati, a volte rosa a volte neri, ma che scavano sotto la superficie per estrarre da ogni episodio, con arguzia, immagini.
Il suo primo libro di poesie mi ha colpito.
Non mi ha sorpreso (di Noemi niente mi sorprende!), mi ha colpito.
Un libro privato, in cui ha messo a nudo il suo essere, le sue battaglie, senza paura, con sfrontatezza, senza filtri. Un libro in cui ha affrontato un tema che di solito viene nascosto, taciuto, in cui ti butta in faccia senza pudore la sua lotta con il disturbo alimentare. L’ho ammirata, sono stata orgogliosa di lei, orgogliosa sapendo cosa questa esposizione le avrebbe causato, ma sapendo quanto avrebbe aiutato non solo lei ad accettarla ma anche chi vive la sua stessa condizione. Orgogliosa di vederla condividere con il mondo la sua lotta interiore, mostrando la sua forza e la sua debolezza.
Questa seconda raccolta, ancora più della prima, mostra la sua battaglia privata, i due aspetti forti della sua personalità, i due guerrieri che la posseggono.
Ci mostra i due aspetti della vita, la parte gioiosa e divertente, la parte cupa e triste. E ce la mostra a modo suo, sopra le righe, sempre sottolineando gli aspetti più estremi della vita.
Nella prima parte ritrovo la sua coinvolgente risata. Quando Noemi ride, è travolgente, e questa sua caratteristica l’ha riportata perfettamente nelle sue poesie. Trovo la tenerezza della sua persona, i suoi luoghi, i suoi affetti.
La seconda parte è più intima, trasporta in parole il suo disagio, il suo combattere, le contraddizioni tipiche della sua età; queste sono trasformate in pensieri, a volte cattivi, a volte crudi. In ognuna ritrovo il suo essere, i suoi spettri, le sue paure.
In ogni poesia un gesto… uno schiaffo, una carezza, un bacio.
Ogni poesia una fotografia.
Le sue poesie sono istantanee, scatti a colori di momenti di vita, inquadrature, flash, e come un bravo fotografo, inquadra, centra l’immagine, sceglie la luce e poi scatta. E lo scatto rimane. Quel momento, colto dall’occhio attento e professionale, rimane.
E tu che non sei fotografo, che non hai il dono di catturare l’attimo, non puoi che sorprenderti e ringraziare chi al mondo si è fatto portatore della necessità di quegli scatti, che ha scelto di essere colui che descrive il mondo nascosto e segreto dei sentimenti e che, sfidando il giudizio, le critiche, l’imbarazzo, l’indifferenza, lo condivide con gli altri.
E ancora una volta tutto questo mi riempie di orgoglio.

La terapia

Scrivere per me è terapia

È l’invenzione più grande che ci sia!

Più della fluoxetina

Del Talofen del Tavor

Più della lamotrigina!

Scrivere di getto è la mia medicina

Non penso più a niente

Non m’importa se la gente

Non capisce.

Entrate un po’ nella mia vita leggendo,

E leggendo

Vi accorgete che non vengo

Da un altro pianeta.

So per certo

Che anche voi lottate…

Le lunghe nottate per l’ansia di un esame,

Per l’ansia del lavoro,

La tristezza per un caro,

L’insuccesso di un progetto,

Le bollette da pagare,

Tutti in questo mondo ci sentiamo un po’ male!

.

Nessuno molli!!!!!!!!!!!!!

Abbiamo fiducia!

Tanto nella buca

Prima o poi ci finiremo…

Prima o poi ce la faremo!

Cerchiamo di campare

Il più possibile sereno!

 

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