Piccola Venezia sogna

12,00

Formato: Libro cartaceo

Autore: Maria Luisa Mazzarini

Note sull’autore

 

COD: ISBN 978-88-6690-408-3 Categoria: Tag:

Descrizione

“Sentirsi altrove”, secondo Marguerite Yourcenar, è una vitale necessità.

E “l’altrove” di Maria Luisa Mazzarini è il Sogno – vento, danza, profumo di mare – cui fa da scenografia una Venezia multiforme e visionaria.

Una Venezia che è arte, da quella sublime e riconosciuta dei grandi monumenti e dei grandi pittori – quasi non bastano gli occhi per ammirarla! –, a quella cui artigiani raffinati sanno dare vita con la magia dei vetri di Murano o la leggerezza candida e quasi immateriale dei merletti di Burano.

Venezia è atmosfera di decadenza gloriosa, di visioni di ventagli di seta e dame vestite di broccati, di ocra e di rosa degli intonaci un po’ scrostati delle vecchie case, è riflesso di lampioni sulla laguna, dove scivolano gondole nere, ma è anche il rosso improvviso di un geranio, è la prosaica quotidianità dei panni di bucato, stesi a danzare nel vento.

Venezia è un altrove dove un “Cuore di rondine” anela tornare per ritrovarsi, per rigenerarsi. Un altrove che “non è poi così distante”, dove basta allungare una mano per avere l’impressione di accarezzare le stelle.

 

Siamo in un tempo non-tempo, venato di malinconia.

 

Accanto alla Poetessa, nella Venezia del Sogno, c’è sempre la presenza di un Amore. C’è l’emozione del primo momento, e c’è anche la “fuga incompiuta”. C’è la corsa a piedi nudi, mano nella mano, tra le calli di Venezia, e ci sono i verbi al passato, tinti di malinconico ricordo: “ci affascinava”, “mi baciavi”…

C’è la donna che da bruco diventa farfalla: c’è la fuga dall’innocenza dell’infanzia al mare “adolescente”, alla pienezza della maturità delle spighe di grano, vita che porta frutto nel fulgore dell’estate.

 

Ci sono, oltre a Venezia, anche tanti altri “altrove”: la luce abbagliante della Sardegna, il sole e l’ebbrezza della Sicilia, la dolcezza delle colline d’Abruzzo.

Ma Venezia rimane il simbolo, il luogo ideale dove la Rondine desidera tornare.

 

Come sarà il futuro? “Continua tu”, ci invita la Poetessa, di fronte a una pagina bianca.

 

E lei?

 

“Abiterò la luna nel pozzo”, ci dice. Vivrà il Sogno, consapevole che la Bellezza è un dono di cui possiamo gioire, ma che non ci appartiene.

 

 

Piera Rossotti Pogliano

INCIPIT

Volteggia un gabbiano

 

 

 

su nel cielo e io lo seguo

in tutto l’arco del suo volo,

nel cuore l’ebbrezza

del viaggio

di creatura dell’aria,

 

l’emozione di un sogno.

 

 

 

 

“Sembra essere nell’uomo, come nell’uccello,

                                               un bisogno di migrazione,

                           una vitale necessità di sentirsi altrove.”

                                  

                                                               (M. Yourcenar)

 

SOLI

 

 

nel Sogno

 

di una notte d’amore,

l’urlo del mare

a riportarci indietro

 

nella memoria.

 

Nuvole d’aeree gonnelle

abbracciate alle folate

 

-danzanti

in Teatro su per le scale

della Fenice-

 

rincorrono

 

la sinfonia spinta dal vento,

 

che apre

la mia porta dell’anima

 

e piega

 

in giardino il cipresso,

 

s’insinua

 

tra i rami ancora frondosi

se pur appassiti

della quercia maestosa,

dove perde la forza

 

e s’attenua

 

il rumore in lieve scompiglio

degli aghi leggeri,

di ciò che è rimasto

della mimosa

 

e sull’erba

 

ascolto

 

soltanto un sussurro

di filo in filo,

 

che s’alza e s’inclina,

 

 

e rialza,

sotto mani che accarezzano

il prato,

che da verde

 

sfuma

 

in onda turchese,

 

e mi tuffo e rituffo in concerto

 

di note

men tristi, serene,

giocose,

e mi sciacquo e risciacquo

 

nell’acqua salmastra

 

e giro e rigiro

 

tra le tue braccia,

 

guizzo

come pesce che abbocca,

e al tuo bacio

 

risuscito

 

 

 

nuova creatura di musica.

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