Descrizione
La silloge poetica di Maria Lina Bocchetta accompagna il lettore in un percorso denso di emozioni profonde ma sempre contenute, misurate, quasi pudiche, toccando grandi temi universali come il male di vivere e il fluire del tempo. A tratti, il lirismo si fa più intimo, venato di nostalgia per il passato e per le persone care che non ci sono più. Attento ai piccoli dettagli, anche al semplice filo d’erba bagnato di rugiada, lo sguardo vaga verso lo stupore degli orizzonti più vasti e maestosi della montagna o va a stemperarsi nelle atmosfere setose del lago, tra malinconia e meraviglia.
MEMORIE
Custodisco memorie
che solo noi condividiamo
e mai lascerò fuggire via.
Argento delle stelle su di noi,
oro delle candele alle finestre,
rosso delle ceneri nel focolare:
mi avevi dato il tuo cuore
e riempito le mie mani di rose.
Nel fiume delle stagioni
scorrono i nostri giorni,
insieme percorriamo
la strada dei nostri sogni,
fiocchi di neve
che volteggiano nell’aria all’imbrunire.
Nella cruna del tempo infiliamo memorie
più preziose dell’oro e dell’argento:
sfioriscono le rose,
si scioglie la neve,
si spengono le candele,
quando lento scenderà il crepuscolo,
saranno ancora le nostre memorie
a riscaldare questo amore.
(A Rolando, mio marito)