La principessina dell’Emmett Peak

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Formato: Libro cartaceo pag. 420

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COD: ISBN: 978-88-5539-296-9 Categoria: Tag:

Descrizione

Ren Tinat arriva a Nercoast una mattina di settembre. Deve rappresentare la legge in quel luogo sospeso tra mare e monti, fiabesco ma anche pervaso da un senso di desolazione e abbandono.

Era finito su una brutta strada, Ren, dopo aver perso il lavoro e la moglie; solo l’affetto di due vecchi amici, l’Ispettore di polizia Rickey Crimmon, che gli ha affidato quell’incarico, e Pauli “Push The Button”, uno strozzino, l’ha salvato. Sempre perso a divagare, Ren, con la musica in testa, sull’onda dei suoi “strascichi di gioventù”.

A Nercoast si ritrova a indagare su un mistero che ruota intorno a Virginia Rockford, una donna carismatica e sfuggente, dal passato burrascoso.

Gli basta una foto per essere attratto da lei che, con il suo sorriso “come una V sdraiata” e l’indice ammonitore, lo coinvolge in una fuga mozzafiato da killer senza scrupoli; ma Ren è un “macho”, un duro, e se da un lato si prodiga per aiutare Virginia, dall’altro non ha nessuna intenzione di cedere al suo fascino. Di lei non si fida. Può cambiare davvero, una donna così? E sarà disposto, Ren, a concedere a lei e a sé stesso una seconda chance?

Un thriller avvincente dal ritmo serrato e dallo stile ironico e originale.

INCIPIT

Nercoast, Lylearn

 

Il piccolo cabinato beccheggiava pigramente al ritmo delle onde.

Onde piccole, basse, acque stranamente calme al largo di Nercoast, solitamente accarezzata da un vento dolce che increspava il mare e attirava gli amanti della vela.

Fu trainata a riva da un pescatore dilettante che la giudicò la sua migliore, nonché unica preda della giornata e consegnata all’autorità locale.

Non aveva un nome stampigliato sullo scafo, cosa strana, probabilmente non era obbligatorio averlo, ma la tradizione e le regole non scritte del galateo nautico lo imponevano, pensò l’autorità locale, anche solo per un simbolico rispetto.

Quella piccola imbarcazione gli ricordava la storia in miniatura del Mary Celeste, il brigantino canadese, varato in Nuova Scozia nel 1861 che, dopo diverse sfortunate disavventure, fu ritrovato il 13 Dicembre 1872 nelle acque tra il Portogallo e le Isole Azzorre, senza nessuno a bordo, alla deriva, in direzione dello Stretto di Gibilterra.

Ritrovamento che contribuì ad alimentare le leggende delle navi fantasma.

L’‟autorità locale” Ren Tinat sorrise con disincantata ironia. Non ce la faceva a immaginarsi Nercoast sede di un altro mistero planetario.

Non lo sarebbe stato, infatti.

Ma per lui e per la sua vita sarebbe stato molto, molto di più.

 

CAPITOLO  1

Non trovava più lavoro, i conoscenti lo evitavano, i clienti e gli amici di nuovo corso erano diventati tutti irreperibili. E non avrebbe mai chiesto aiuto ai vecchi amici. Avevano già i loro, di problemi.

Cominciò a bere un po’ troppo, a frequentare bar e tornò a menar le mani. Strascichi di gioventù.

L’unico lavoro glielo procurò un usuraio che incontrò una sera, in uno di questi bar. Lo avrebbe mandato da malcapitati “clienti” insolventi a riscuotere i loro debiti.

Quello strozzino si era rivelato più amico di tanti altri, restituendogli favori che lui gli aveva fatto tanti anni prima, mettendolo a libro paga pur non avendo la stretta necessità, se così si poteva dire, della sua manovalanza.

Pauli era soprannominato “Push The Button”. Il motivo? Quando sentiva l’odore dei soldi si accendeva improvvisamente come se qualcuno, appunto, avesse pigiato un bottone. E conosceva Ren Tinat da una vita.

Erano cresciuti nello stesso difficile quartiere e avevano combinato diverse piccole marachelle insieme, da bambini e poi marachelle un po’ più grandi insieme, da ragazzini. Ne era passato di tempo da allora. Ren si trovava ormai sulla soglia dei quarantacinque anni e Pauli era di un paio d’anni più giovane.

A quei tempi, Pauli si metteva spesso nei guai, e Ren l’aveva salvato più di qualche volta.

Poi Ren aveva smesso di fare marachelle, piccole o grandi. Pauli, invece, no.

E quando Ren gli chiese come mai dopo tanti anni si fosse ripresentato e lo avesse messo a libro paga per lui, visto che non gli assegnava mai un incarico, Pauli Push The Button rispose, sorridendogli: «Tu sei pericoloso, Ren, perché pensi».

Sorrise anche Ren giudicandolo, forse, il miglior apprezzamento mai ricevuto. Non lo aveva considerato un complimento ma un ammonimento.

Quest’uomo, considerato un poco di buono, lo pagava per riconoscenza verso i tempi passati. Aveva un codice d’onore che tante persone cosiddette rispettabili non avrebbero mai capito.

Conoscendolo meglio, Pauli Push The Button si sarebbe potuto definire uno strozzino sui generis. Per questo la sua attività andava bene ma non era mai decollata. Spesso, i quattrini che gli dovevano i suoi “clienti”, lui li andava a recuperare a chi truffava i suoi clienti. Aveva la sua etica.

Un conto erano quelli che sperperavano i soldi che non avevano per libera scelta, per così dire. Ma a Pauli Push The Button non piaceva avere a che fare con malcapitati succubi, protagonisti di storie diverse ma con la costante di essere vittime di altri e non carnefici di se stessi. Costringendo persone perbene ad andare a chiedere a lui soldi che non avevano e che non avrebbero mai avuto. E che, quindi, non gli avrebbero mai potuto restituire.

Un giorno saltò fuori che un tizio doveva a Pauli un bel po’ di soldi. E Pauli aveva fatto le solite indagini.

Conosceva tutto di tutti, fin da ragazzo. Era meticoloso. Ren si era sempre chiesto come facesse. Scoprì che quel tizio gli doveva un bel po’ di soldi perché si rivolgeva spesso a un altro tizio, di “professione” indovino, per conoscere il suo futuro. Meglio prevenire che curare. A chi non piacerebbe? Tutto ruotava attorno a una donna. Il primo tizio aveva perso la testa, per quella donna. E sperava, potendo sapere in anticipo le mosse della sua amata, di fare la cosa giusta per conquistarla. Un fesso. E l’altro tizio era uno stronzo che si approfittava di un fesso.

Ren era nello spirito giusto e voleva finalmente rendersi utile.

Quello non era mai stato il suo ambiente, ma si stava autoconvincendo di essere un duro anche lui, in mezzo a quelli che attorniavano il suo amico Pauli Push The Button. Quindi quella volta si era offerto volontario per andare lui a riscuotere. Non dal fesso ma dall’indovino. Ovvio.

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