La Grande Guerra

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Formato: Libro cartaceo pag. 100. Libro illustrato.

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Autore: Antonella Spanio Capra

Note sull’autore

 

 

COD: ISBN: 978-88-5539-300-3 Categoria: Tag: , ,

Descrizione

La I Guerra mondiale, detta «Grande Guerra» per le grandi proporzioni che assunse il conflitto, fu innescata dall’attentato al principe ereditario dell’impero austro-ungarico Francesco Ferdinando, ad opera di un giovane serbo, ma in realtà da anni «il fuoco covava sotto la cenere», soprattutto per le rivalità tra Germania e Francia, mentre una parte degli Italiani sperava nel completamento dell’unità territoriale.

Questo libro rievoca, attraverso racconti e documenti autentici, questo terribile conflitto, che decimò un’intera generazione.

PREMESSA

Questo libro è dedicato a mio nonno, a tutti i nonni e bisnonni, che hanno partecipato alla I Guerra Mondiale,[1] e che a causa di tale conflitto sono tornati: ciechi, storpi, mutilati e in alcuni casi “pazzi”.

Molti altri purtroppo non hanno più fatto ritorno.

In Italia, al momento dell’entrata in guerra, gli uomini reclutati avevano un’età compresa tra i 18 e i 40 anni.

Dopo la sconfitta di Caporetto nel novembre 1917, saranno chiamati alle armi i cosiddetti “ragazzi del ’99”: tanti di loro, non avevano ancora compiuto 18 anni!

Sarà una guerra che utilizzerà gli strumenti bellici del passato insieme alle armi di nuova concezione, ben più devastanti e sofisticate: cannoni a lunga gittata, carri armati, mitragliatrici, gas asfissianti (solfuro di dicloroetile = yprite)[2], esplosivi ad alto potenziale, sommergibili e aerei.

A tutto ciò si aggiungeranno, per gli assalti all’arma “bianca”, coltelli, mazze ferrate, baionette e bastoni.

Questo è il resoconto del contributo italiano al conflitto:

– feriti 947.000.

– mutilati 450.000

– dispersi e prigionieri 600.000

– combattenti in armi 5.615.000

– reduci 3.000.000

Le cifre riportate, sono puramente indicative, in quanto variano a seconda del testo storico o dal sito internet a cui si attinge[3].

 

La Grande Guerra[4] ebbe termine il 4 novembre 1918 esattamente alle ore 15.00.

Il 4 Novembre del 1921 furono tumulate le spoglie di un “soldato senza nome” presso l’Altare della Patria, a Roma. Egli rappresentava, tutti gli uomini caduti sui campi di battaglia, a cui non era stato possibile dare un nome.

Questa immane tragedia aveva decimato un’intera generazione e non solo nel nostro Paese.

La guerra, in l’Europa – l’Italia al momento dello scoppio era neutrale – iniziò con l’attentato al Principe ereditario dell’Impero Austro-Ungarico Francesco Ferdinando e sua moglie, entrambi uccisi da un giovane serbo, era il 28 giugno del 1914 a Sarajevo.

Questo fatto innescò il conflitto, ma vanno tenuti presenti anche altri fattori che contribuirono allo scoppio della Grande Guerra.

Erano anni che il “fuoco covava sotto la cenere”; nazioni come la Germania e la Francia, avevano sempre desiderato espandere il loro dominio economico e politico.

L’Italia stessa, che non aveva ancora avuto la possibilità di completare l’unificazione, vedeva in questa guerra il realizzarsi di un sogno, coltivato da molti.

Tra coloro che ambivano a un’entrata in guerra del nostro Paese ci furono gli industriali, i politici “interventisti”[5] tra cui Mussolini e il re Vittorio Emanuele III.

Anche nel mondo dell’arte, c’erano quelli contro e quelli invece a favore, uno tra i più famosi: il poeta Gabriele D’Annunzio.

Per la nostra Nazione il conflitto ebbe inizio il 24 maggio 1915, anche se la maggioranza dell’opinione pubblica era neutralista.

L’esercito in un primo tempo, fu al comando del generale L. Cadorna, che in un secondo tempo (dopo la disfatta di Caporetto), venne sostituito dal generale A. Diaz.

Vennero coinvolti, sui diversi fronti, ben 28 Paesi.

In Europa le alleanze erano così composte:

  • La Triplice Alleanza= Austria, Germania e Italia (in un primo tempo)
  • La Triplice Intesa = Inghilterra, Francia e Italia quest’ultima: dopo aver tenuto una posizione neutrale sino al 1915, si era poi allontanata dai suoi precedenti alleati, per motivi di interesse geo-politico.

Successivamente entreranno nel conflitto: l’America, il Giappone, la Turchia, la Serbia e la Russia, che dovrà affrontare nel 1917, una guerra fratricida. A causa di questi gravissimi problemi interni, sarà costretta a stipulare, una pace separata con l’Austria-Ungheria.

Con la “Conferenza di Pace” tenutasi a Parigi nel 1919, si ridisegnò la geografia e la politica dell’Europa, senza tenere conto delle istanze dei popoli.

I grandi imperi sparirono e nacquero nuovi Stati: Austria – Finlandia – Polonia – Cecoslovacchia – Estonia – Lettonia – Lituania – Regno dei Serbi – Croati – Sloveni (ex- Jugoslavia).

Alla fine del conflitto l’Italia ottenne il Trentino, l’Alto Adige sino al Brennero, Trieste e l’Istria; perse invece: la Dalmazia settentrionale e la città di Fiume.

[1] La I° G.M. inizia nel 1915 per l’Italia e ha termine nel 1918.

[2] Il 29 giugno 1917 gli austriaci lo utilizzarono contro i soldati italiani. Furono 8.000 gli intossicati, di cui 5.000 morirono.

[3] Dall’Archivio di Stato di Piacenza.

[4] Fu definita così per le grandi proporzioni che aveva assunto il conflitto.

[5] Venivano descritti in questo modo coloro che parteggiavano per un intervento armato.

 

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