Descrizione
L’autore con un grande atto d’amore verso la verità e la cultura sulla pasta, regina della dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’umanità, Unesco 2010, ha donato i più antichi documenti del Pastificio Russo all’Archivio Digitale Reggiane, tenuto dall’Università di Modena e Reggio Emilia, rendendolo fruibile a studenti e ricercatori. Le Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia erano i fornitori degli impianti con cui si produceva la materia prima della pasta siciliana e furono i costruttori di una macchina industriale, la pulitrice delle semole, che per anni ha contribuito a produrre pasta alimentare a Termini Imerese e in Sicilia. La semolatrice oggi è tornata a Reggio Emilia grazie all’impegno di Nunzio Russo ed è esposta all’ingresso del Tecnopolo Reggiano dell’Unimore. Ogni volta che sentite soffiare il maestrale, sicuramente Nunzio Russo è in una scuola, in un convegno, in una fiera di libri, in mezzo alla gente a raccontare la sua storia, la storia della sua famiglia, la storia della Sicilia attiva, la storia della pasta che tanta libertà avrebbe potuto continuare a dare.
Milena Privitera, blogtaormina.it
INCIPIT
Sul piano della tavola, si stende dall’alto la tovaglia. Oggi come un tempo, questo avviene tutti i giorni. E poi, si apparecchia con i piatti del servizio e le posate e i bicchieri e i tovaglioli. Spesso sono questi i regali dei bei tempi del matrimonio, la data di nascita di una famiglia. Il pensiero corre veloce alla cucina, dove già bolle l’acqua, pronta ad accogliere in sé la pasta, pietanza dell’unione e dell’amore, ma anche segno del raggiunto benessere di un popolo. È la regina della Dieta Mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’umanità, Unesco 2010.
Questa immagine è presente negli occhi di tutti gli italiani, anziani e piccini, adulti e giovani. Diventa facile aggiungere una nota, a questo punto. Un prodotto divenuto il segno distintivo di una nazione operosa e unita dai vincoli dei migliori valori, deve essere davvero speciale. Cerchiamo di conoscerlo da un nuovo punto di vista, proviamo a mostrare:
IL ROMANZO DELLA PASTA ITALIANA
Nella notte di un lontano Santo Natale, tutte le ricchezze del mondo si fecero vedere concentrate in una sola città. Palermo incoronava il Re di Sicilia, il giorno 25 dicembre 1130. Il nuovo re uscì dalla reggia preceduto dai nobili e dai cavalieri, tutti montati su cavalli bardati d’oro e d’argento. Giunto nella cattedrale, il sovrano fu consacrato davanti al popolo dagli arcivescovi di Benevento, Salerno, Capua e Palermo. Il principe di Capua gli consegnò la corona. Ruggero II, il Re Normanno, offrì banchetti, dove furono usati soltanto vasellami d’oro, rivolgendosi agli ospiti in tutte le lingue del Regno. Conosceva il greco, il latino e l’arabo.
Seguirono anni duri, di guerre e di tradimenti, di vittorie e di sconfitte, alle quali il Regno di Sicilia sopravvisse grazie al sovrano. Nel 1140, Ruggero promulgò le Assise di Ariano, corpo giuridico e costituzionale per il suo governo. A quel punto, lui fu considerato il monarca più ricco e più potente del tempo. I confini si estendevano da Napoli all’Africa settentrionale. L’educazione ricevu-ta dal padre indusse Ruggero a garantire la più ampia libertà a tutte le fedi e lingue e razze. Accolse nel palazzo reale le migliori intelligenze di ogni nazionalità, facendone suoi preziosi consiglieri. L’anglo-normanno Thomas Burn si occupò della curia, il musulmano Christodoulos fu messo a capo della flotta, il bizantino Giorgio di Antiochia fu nominato amiratus amiratorum, ossia comandante supremo. Contribuivano al sapere della corte e dei sudditi lo storico Nilus Doxopatrius e il geografo arabo Al-Idrisi. A questi si aggiunsero altri illustri nomi, e così Palermo fu la capitale del mondo conosciuto, dove la vita era davvero magnifica da spendere.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.