Descrizione
C’è chi preferisce essere fedele a qualcuno o a qualcosa e chi invece rifugge, cercando altre possibilità. Chi sceglie la gabbia e chi rincorre la libertà. Senza dimenticare chi cerca giustizia. Tutto si muove in fretta nella metropoli, bisogna saper cogliere l’attimo oppure si perde la corsa e forse anche la vita.
Chicago fine anni ’70. La mafia italiana si contende le strade della città mentre una determinata coppia di poliziotti cerca di decapitarne la testa colpendo i suoi boss più in vista e far crollare la rete di corruzione che si insinua nel corpo di polizia e nelle aule di tribunale.
Gabbie per cani è un cocktail d’azione, sesso e giochi di potere, da cui difficilmente riuscirete a separarvi. Preparatevi dunque allo squallore metropolitano, ai regolamenti di conti e alle avventure on the road, ma anche a imprevedibili amori che sbocciano e pregiudizi che crollano.
* * *
«Capo, sei mai stato innamorato?»
«Sì, un paio di volte. Ma ne sono sempre uscito male. Alla fine mi trovavano sempre dei difetti e pretendevano che cambiassi. Le ho mandate affanculo. Che si cercassero uno già come lo volevano.»
«Io ho avuto qualche storia seria» intervenne Mandras «ma solo da ragazzo. Quando poi sono entrato nella famiglia, ho sempre evitato di legarmi a qualcuna, per paura di non avere la mente libera. Ci vuole elasticità, nel nostro lavoro. E magari una donna, anche con dei figli, non è disposta a concedertela.»
«E perché ora stai andando appresso a questa Nubia?»
«Sto invecchiando e quando sono a casa, da solo, patisco la tristezza di non avere nessuno con cui vivere una vita normale.»
«Sei sicuro che lei ti darebbe una vita normale?»
«No, ma mi piace, e vorrei correre il rischio.»
«Stai attento, però. La vita normale è per le persone normali. Noi non lo siamo» disse Sonny. «Siamo cani randagi che non apprezzano la vita in gabbia. Ci può piacere quella che vediamo addosso agli altri ma, se la viviamo noi, ci sta stretta.»
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