Esistono i supereroi?

4,99

Formato: Epub, Kindle

Autore: Sara Meloni

Note sull’autore

COD: ISBN 978-88-6690-462-5 Categoria: Tag:

Descrizione

Anna, diciassette anni, vorrebbe scrivere un libro, ma qualcosa la blocca, fino a che non conosce Claudio, un ragazzo sognatore appassionato di supereroi. Una sera però, Claudio subisce un grave incidente e resta paralizzato. Anna va a trovarlo giorno dopo giorno, e insieme iniziano a scrivere una storia. Finché una notte Anna riceve una strana telefonata. Il ragazzo ha scoperto di avere dei ‘superpoteri’, con i quali riesce a spostare gli oggetti senza toccarli: qualcuno gli ha parlato in sogno e gli ha chiesto di raggiungerlo. Anna è scettica, ma decide ugualmente di aiutare l’amico, così i due protagonisti vengono trascinati in un’avventura incredibile. Insieme a loro c’è un gruppo di ‘supereroi’, che possiedono un Dono speciale. Claudio si sente subito a suo agio in quel nuovo mondo, perché sta finalmente vivendo la vita che aveva sempre desiderato. Anna è invece piena di dubbi e insicurezze, e deve affrontare una sfida interiore prima di conoscere il proprio potere: controllare la luce e condensarla in onde di energia. Ma cosa significa davvero essere un supereroe?

INCIPIT

1. Il ragazzo solitario

 

Chi di voi ha mai sognato di diventare un supereroe?

Sono sicura che tutti, o quasi tutti, almeno una volta nella vostra vita, avrete immaginato di volare, di spostare gli oggetti senza toccarli, di leggere nel pensiero, di passare attraverso i muri e tante altre stranezze del genere. Sono quelle cose che di solito si sognano quando si è bambini. Ma c’è anche chi non smette mai di fare certi sogni: io ne ho conosciuto uno…

 

Claudio era un ragazzo di diciassette anni, e frequentava la quarta superiore. Aveva pochissimi amici, forse neanche uno.

Lo vedevo sempre alla ricreazione: una figura solitaria in fondo al cortile, non parlava mai con nessuno e nessuno gli aveva mai rivolto la parola. Il suo sguardo, fisso, si perdeva lontano oltre la ringhiera…

 

A questo punto, tutti voi vi sarete immaginati il classico ragazzino vittima di bullismo, ma non era il suo caso. Piuttosto, passava inosservato. Per tutti, ovviamente, tranne che per me. L’alone di mistero che lo circondava suscitava in me una certa curiosità.

Scusate, non mi sono ancora presentata: mi chiamo Anna. Anche io avevo diciassette anni all’epoca e, come avrete intuito, frequentavo la stessa scuola di Claudio, ma in una classe diversa.

In ogni caso, non avevo mai avuto modo di parlarci, perché la mia timidezza aveva sempre prevalso sulla curiosità. Non sapevo quale sarebbe stata la sua reazione, e devo ammettere che mi vergognavo per ciò che gli altri avrebbero potuto dire: nessuno a scuola parlava col Ragazzo Solitario. Così alla fine neanche io ci avevo mai provato. E a un certo punto mi ero arresa del tutto. O quasi.

Devo tuttavia riconoscere che un altro evento intervenuto nella mia vita privata di adolescente era responsabile di questo disinteressamento. Da qualche tempo, infatti, avevo stretto un’amicizia particolare con Alberto, un mio compagno di classe. Da vero galantuomo era stato lui ad avvicinarsi a me. La mia prima uscita ufficiale con un ragazzo: incredibile!

E non nascondo che iniziava a piacermi. Era carino e pure simpatico. E soprattutto si interessava a me, oltre che trattarmi con molta gentilezza. Insomma, poteva forse essere il fidanzato ideale che tutte sognano di avere. In quel caso, avrei dovuto ritenermi davvero fortunata…

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