Costantino e Rosa Scompiglio

15,00

Formato: Libro cartaceo

Autore: Cinzia Morea

Note sull’autore

COD: ISBN 978-88-6690-275-1 Categoria: Tag:

Descrizione

È ora di tornare a scuola, e Costantino si trova a doversi misurare con numerosi impegni, il liceo, le lezioni di magia, e con difficili promesse da mantenere: liberare Priscilla, la ragazza del suo amico Maurizio, dalla strega Garulfa, che ne tiene in ostaggio tre quarti di vita, e riempire il mondo di alberi, ma soprattutto si dibatte nelle difficoltà che richiede vivere insieme alla sua nuova amica a quattro zampe, la cucciola Nube. Un educatore cinofilo, Ernesto, lo potrebbe aiutare, ma sta trascurando un po’ il lavoro perché la sua fidanzata, Rosa Scompiglio, lo ha lasciato e lui non sa più dove sia. Costantino gli propone un accordo, lui la rintraccerà in cambio dell’aiuto con Nube. Costantino trascura così il problema di Priscilla e Maurizio, furibondo, cerca aiuto altrove, cacciandosi in mani ancora peggiori di quelle di Garulfa. Per aiutarlo Costantino dovrà far ricorso, suo malgrado, alla magia, una magia, forse, troppo potente per lui…

INCIPIT

Zio Silvestro era partito. Si era fermato a Milano per appena dieci giorni, quando l’intenzione iniziale era stata quella di rimanere un mese. In quel periodo era sì, spesso stato a cena da loro, e con il nipote era spesso andato in giro per la città, mostrandogli luoghi e misteri di cui Costantino non aveva mai sospettato l’esistenza, come la cupa cappella ornata di ossa di San Bernardino, e il peculiare dipinto a Sant’Eustorgio nel quale la Madonna e il Bambino erano entrambi raffigurati dotati di corna, ma Costantino avrebbe desiderato che si fermasse ancora un po’, poiché dovevano ancora analizzare l’enigma della scacchiera sulla facciata della basilica di Sant’Ambrogio, e aggirarsi tra le guglie del duomo alla ricerca dei loro segreti; e poi c’erano grossi problemi di cui parlare, i difficili compiti che Costantino si era accollato quell’estate, durante la ricerca del Mastino Nuvolare, leggendario cane fatto di acqua e di vento, il cui abbaio evocava temporali, e il cui sguardo proteggeva dai fulmini.

“La cosa più urgente” aveva continuato a ripetergli lo zio in quei dieci giorni “è liberare Priscilla dall’incantesimo che la tiene avvinta.”

A Costantino Priscilla stava piuttosto antipatica, per lui avrebbe anche potuto continuare a cedere alla strega Garulfa tre quarti di vita, ma in un momento di debolezza aveva promesso al suo amico Maurizio che avrebbe trovato il modo di liberarla, e ora non poteva più tirarsi indietro.

“Ma non è facile” gli aveva spiegato lo zio “non saprei con cosa scambiare tre quarti di vita, soprattutto perché non sappiamo cosa se ne faccia Garulfa di un simile dono…”

Zio Silvestro, che pur conosceva più di un pizzico di magia, non era certo un mago, amava definirsi un cacciatore di meraviglie, uno cioè che dedicava il tempo a scovare e scambiare manufatti leggendari e oggetti magici e quindi aveva dato al problema un taglio commerciale.

“Non li userà per rimanere giovane?” aveva ipotizzato Costantino in risposta.

“Potrebbe essere. Ma non è l’unica possibilità.”

“Ma se fosse così, noi cosa potremmo fare? Esiste davvero la pietra filosofale?”

“Se qualcuno mai l’ha trovata non ne ha lasciato notizia…”

“Potremmo cercarla noi.”

“Ci vorrebbero anni e anni di studi, sarebbe la ricerca di un’intera vita…”

“E noi abbiamo altro da fare…”

A quell’uscita lo zio aveva sogghignato:

“Non ti interessa l’eterna giovinezza? O fabbricare l’oro?”

Costantino si era stretto nelle spalle. No, non gli interessava granché.

Lo zio era parso soddisfatto:

“Bravo ragazzo!” aveva detto. “Allora forse potrai venire con me alla fonte dell’eterna giovinezza!”

“Quella esiste?”

“Non ne è rimasto che un rigagnolo” aveva sospirato lo zio “e per riempire della sua acqua una piccola ampolla dovremmo prima procurarci… ma lasciamo stare. Inutile parlarne quando forse non è neanche questa la soluzione. Garulfa potrebbe usare il tempo di Priscilla per qualche altro scopo, e in questo caso quell’acqua non ci servirebbe a niente. Priscilla è l’unica che conosce quella strega. Deve scoprire a cosa le servono i suoi tre quarti di vita.”

“Ma che cos’altro potrebbe farsene di tutto quel tempo?” si era chiesto Costantino, e avrebbe voluto chiederlo allo zio. Silvestro però aveva assunto un’espressione pensosa, con lo sguardo che volava oltre i muri, oltre quelle ore brune della sera di fine settembre, e le domande di Costantino non erano riuscite a distoglierlo dai suoi segreti pensieri: “Mi chiedo se…” aveva mormorato e poi “devo andare! Mi raccomando, chiedi a Priscilla di indagare. Ci vediamo nei prossimi giorni. Ricordati che domani verranno a trovarti Edgario e Volo. Non si sono messi d’accordo su come dividersi gli argomenti dei tuoi studi, quindi hanno deciso che terranno tutte le lezioni insieme” qui aveva ridacchiato. “Buona fortuna” aveva aggiunto. Ed era sparito.

Costantino aveva contattato Priscilla e poi aveva aspettato con ansia che lo zio si rifacesse vivo. Nel frattempo aveva avuto anche altri grattacapi. C’era la scuola, già impegnativa fin dai primi giorni, e c’era Nube, il suo cane, che dava qualche problema in famiglia.

1 recensione per Costantino e Rosa Scompiglio

  1. Marina A

    Elogio alla fantasia con “F” maiuscola

    La lettura di Costantino e Rosa Scompiglio mi ha lasciato tante sensazioni, una più interessante dell’altra. Di spunti per esaltare la qualità di questo romanzo ce sono parecchi. Ma andiamo con ordine. Il linguaggio semplice e appropriato, adoperato da Cinzia Morea ha catturato e tenuto viva la mia attenzione dall’inizio alla fine del libro.

    Inoltre ambientazione, personaggi e trama sono ben assemblati e ben pensati per lasciare qualcosa di positivo al lettore. Questo non è poco se si pensa che la fluidità è uno degli elementi fondamentali per il successo di un libro.
    Mi sono trovata di fronte a una storia in cui la creatività ha superato a pieno titolo i confini e, se vogliamo, anche i limiti del mondo reale.

    La riuscita di un testo destinato a genitori e ragazzi sta proprio nel potere magico delle parole che si appropria di ogni pagina. Il mio è stato un coinvolgimento del tutto spontaneo.

    Ho dunque affrontato insieme a Costantino, il protagonista, un viaggio in cui la semplicità mi ha presa per mano. Ho potuto immaginare, non solo arcani e misteri ma anche la concretezza di un affetto speciale. Si tratta di Zio Silvestro, mago e Cacciatore di Meraviglie già presente nell’episodio precedente che sarà d’aiuto ancora una volta al nipote. Ma non è tutto, sono riuscita anche ad affezionarmi a questo personaggio. Ho seguito con il fiato sospeso ogni capitolo.

    Costantino è un ragazzo sveglio che si barcamena tra impegni quotidiani e lezioni di magia. Si reca a scuola in metropolitana, coltiva l’amicizia con il coetaneo Maurizio, il quale vorrebbe poter salvare Priscilla dalle grinfie di una strega.

    I rapporti interpersonali di Costantino ricalcano in parte quelle dei giovani di oggi. Delusione, tenacia, coraggio, fiducia, rispetto. Queste sono le emozioni emerse che collimano con chiunque abbia voglia di lasciarsi prendere dalle sue misteriose vicende. In questo romanzo sono presenti contenuti al di fuori dell’ordinario e idee originali raccontati e incastonati magistralmente dalla scrittrice. Vi riassumo in modo stringato il motivo: di ordinario c’è davvero poco in Costantino Rosa Scompiglio!
    La Morea nutre di inchiostro lo straordinario, suscitando una grande curiosità da parte del lettore.

    Volete qualche esempio invitante? Le lezioni di magia con Edgario e Volo tenteranno di insegnare a Costantino trucchi mirabolanti per difendersi dalle strega malvagia Garulfa, che usa “tre quarti di vita” e tutti vorrebbero scoprire come. Poi c’è anche un certo Malaugurio, ma non voglio anticiparvi altro, se non che leggerete persino di una Milano descritta in modo inconsueto e fiabesco che al mattino somiglia alla città delle fate. Come potrei non menzionare Ernesto Lupi, il consulente nell’educazione cinofila al quale Costantino si rivolge per addestrare il suo irrequieto cane, Nube.

    Dulcis in fundo la ricerca di Rosa Scompiglio, e ancora (fermatemi!) le piccole bolle di spazio senza tempo, simili a delle trappole, difficili da localizzare, originate da un fenomeno rarissimo con dimensioni che oscillano da quelle di una tazzina da caffè a quelle di un pallone da calcio.

    Un libro dopo l’altro Costantino cercherà di assimilare l’arte della magia, anche se gli mancheranno parecchi tasselli da montare per arrivare ad avvicinarsi alla professione di mago. Quel che è importante è che lui ci prova con tutto se stesso a sconfiggere il male e forse…

    Costantino e Rosa Scompiglio è un romanzo intriso di sentimento e armonia inaspettati. È stato un piacere sceglierlo e leggerlo. Ho apprezzato molto lo stile di Cinzia Morea, senza fronzoli o sbavature inutili. La naturalezza di ogni figura si è espressa all’interno dei dialoghi, altro pregio che aggiunge valore al puzzle che conduce pezzo dopo pezzo a un vero e proprio elogio alla fantasia con la “F” maiuscola.

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