Descrizione
Tra irrequietezza e sogni, in viaggio con le suole intrise di ricordi, in lotta contro i mostri silenti che ci abitano, in città che, pur piene di persone, sono luoghi di solitudine, siamo tutti profughi, chiusi in un bozzolo di spine. Eppure, la chiave per aprire la gabbia ce l’abbiamo in tasca, basta riconciliare mente e cuore, accettare che siano in noi tutte le età della nostra vita, i bambini che siamo stati, gli adulti che siamo diventati, le persone mature che ci ritroviamo ad essere nell’oggi. Abbiamo ferite e cicatrici? Certo, ma sono l’alfabeto della saggezza. E, con un po’ di esperienza, abbiamo imparato che tanta serenità e conforto ci può venire dalla contemplazione della natura, delle cose semplici e gratuite che sono intorno a noi: un frusciare di foglie, un canto di grilli, un prato di achillee…
PREGHIERA D’INIZIO ANNO
Sii benedetto uomo
sia benedetta la tua confusione
il tuo dolore.
Ti siano così vicine
le grazie dell’amore
che ora ti sfiorano con dolcezza!
Sia in questo tempo
la tua anima in ascolto del vero
Sii nella preghiera
come un cucciolo al riparo della madre
Guarda le tue ferite
come l’alfabeto della saggezza
E abbi di te compassione
per tutte le volte che sei caduto
Sei uomo, caro figlio,
sei la creatura più perfetta del creato
Sei il viandante che cerca la meta
e incanala nelle sue vene
l’assoluto dell’universo.
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