Renato Gattuso nasce nel ’57 a Bivona, un piccolo paese dell’entroterra agrigentino, dove vive, vendendo scatolette colorate dai nomi strani da dietro il bancone della sua farmacia, immaginando di dispensare in tal modo salute , benessere e molto più spesso confortanti illusioni a chi ne ha, o crede di averne, bisogno.
Scrive d’impeto nei pochi ritagli di tempo che il lavoro gli concede, e un po’ dappertutto, i suoi pensieri, le sue fantasticherie, quasi per un bisogno intimo di fuggire per pochi attimi dalla monotonia del suo lavoro. Poi mette assieme tutti i ritagli della sua immaginazione, quasi fossero frantumi di un oggetto prezioso da riparare, pensando di poter dar loro forma e sostanza nuove. E infine instancabilmente sogna di poter un giorno vedere i suoi personaggi respirare, animati di vita propria.
“C’è un “Nulla” invisibile e spesso imperscrutabile dentro la nostra mente nel quale esistono informi vite che aspettano solo di essere animate e raccontate. Un infinito oceano popolato da entità indistinte che possono essere pescate e portate alla luce e fatte interagire fra di loro e che prima di allora apparivano semplicemente inimmaginabili”.
